lunedì 30 luglio 2007
Second Life è emozionale?
Da pochi giorni l'ondata emozionale dei critici di superficie ha raggiunto anche i lidi 3d di Second Life "le aziende fuggono da SL", "la pornografia invade SL", "la nuova droga dei giorvani... SL". Chi ha più di vent'anni (contando anche i giovanissimi degli Anni Novanta) ha già sentito questa sequenza di superficialità quando la neonata Rete muoveva i primi passi. La tendenza all'infanticidio è parecchio diffusa, pare! ma diamogli almeno il tempo di registrare i primi risultati, buoni o cattivi che siano! E poi, è proprio necessario che un nuovo livello di vita, sia pure 3d, virtuale o multiversa debba ottenere dei risultati per essere accettata nella nostra caotica infosfera?
Pochi giorni fa abbiamo completato la prima ricerca non-verbale su SL. Cosa abbiamo fatto? A turno un certo numero di visitatori con rispettivi avatar si sono materializzati sull'isola di Vulcano, hanno incontrato altri avatar sperimentando le varie forme di comunicazione e di relazione che SL permette. Poi hanno visitato un supermecato virtuale con tanto di scaffali e hanno simulato degli acquisti. Il tutto è stato monitorato con la metodologia biofeedback di 1to1lab che ha evidenziato i livelli di attenzione, di capacità di evocazione di vissuti pregressi stimulati dalle situazioni richiamate da SL, il livello di ansietà e la capacità di apprendimento. I primi risultati sono davvero interessanti. Per esempio l'esplorazione degli scaffali in modalità mouselook consente di seguire, quasi in condizione reale, l'esperienza di scelta e di acquisto simulato (stiamo parlando di un test, naturalmente!) di un prodotto. Molto interessante. Vedremo a settembre con i risultati integrali. Qualcuno ha già sperimentato qualche test o ricerca di marketing su SL? ne riparliamo a settembre. Buone vacanze.
venerdì 27 luglio 2007
Subliminal Advertising
Questo è un esempio di come la percezione visiva può elaborare tutte le informazioni, anche le meno rilevanti, fino a creare delle idee creative che al momento della loro proposizione appaiono all'autore come frutto della sua inventiva...ma non è così!
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giovedì 19 luglio 2007
Ricerca polisensoriale
E' possibile che una nota musicale, ad esempio il Mi, sia percepita allo stesso modo del colore Rosso? E se chiedessimo ad una persona di ascoltare una serenata di Mozart e poi chiedergli di assaggiare una torta Sacher potremmo scoprire che entrambi gli stimoli attivano le stesse reazioni cognitive/emozionali? Sul fatto che il Rosso appartenga alla stessa gamma percettiva del Mi credo che si tratti di una possibilità ragionevole. Quanto alla corrispondenza tra la torta Sacher e la musica di Mozart, per quanto provenienti dalla stessa area geografico-culturale, posso solo intravedere una possibilità di ricerca a lungo termine. In 1to1lab stiamo provando a sperimentare proprio la prima delle due possibilità. Nei prossimi giorni, esattamente il 26, 27 e 30 luglio (nonostante il caldo!) effettueremo il primo test sulla percezione cognitivo/emozionale di tre tipi di stimoli : colori, odori e suoni. Le persone coinvolte (circa una dozzina) saranno testate utilizzando il biofeedback, una tecnologia che misura le reazioni non-verbali a specifici stimoli a livello di onde cerebrali. Ognuno guarderà prima i colori (sette), poi annuserà da un contenitore degli odori conosciuti (sette) e quindi ascolterà le "sette note". I risultati saranno pubblicati sul sito di 1to1lab (www.1to1lab.com) a settembre. Perchè fare un test del genere? perchè è necesssario approfondire le relazioni tra stimoli diversi e capire se vi sono aggregazioni (es. rosso + odore di menta + Mi) che generano un coinvolgimento maggiore perchè attivano lo stesso modello percettivo. Poi sarà il turno del gusto (quindi vedremo se esiste una correlazione tra la Sacher e un certo colore) e del tatto. La strada è appena all'inizio, ma già sembra molto promettente pensando a possibili utilizzi in ambiti dicersi (punti di vendita, pubblicità, editoria ecc...)
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