Chiara Vincitorio con il suo lavoro evidenzia come l'induzione di due diverse modalità di processamento delle informazioni (intuitiva vs analitica) ha ricadute concrete sugli stili di decision making. La scelta finale (nello specifico, atto di acquisto simulato) e i pattern fisiologici subiscono importanti modificazioni in conseguenza del tipo di stimolo (volantino) a cui lo shopper viene esposto.
Titolo: Intuizione e analisi nella decisione di acquisto. Uno studio sperimentale in ambiente virtuale su scelte, valutazioni soggettive, movimenti oculari e reazioni psicofisiologiche
Candidato: Chiara VincitorioRelatore: Alessandro Antonietti
Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano)
Facoltàdi Psicologia - Corso di Psicologia dello Sviluppo e della Comunicazione
Abstract
Scopo della ricerca è principalmente quello di indagare il processo di decision making e nello specifico si vuole dimostrare come l’induzione del pensiero intuitivo ed analitico influenzi le decisioni d’acquisto.
In questo studio si esamineranno i comportamenti decisionali tramite l’ausilio della realtà virtuale (NeuroVR 1.5), degli indici fisiologici (Biofeedback), dell’eye-tracker e di un questionario self-report. Il campione sperimentale è stato suddiviso in due gruppi, uno intuitivo e uno analitico, tramite l’ausilio di due volantini creati seguendo precisi principi teorici e funzionali all’induzione delle due differenti condizioni sperimentali: intuizione e analisi. Dopo aver visionato i volantini, i soggetti esplorano un supermercato virtuale fino a giungere davanti ad uno scaffale dove sono esposti i prodotti da acquistare. Successivamente si indaga il loro livello di attivazione fisiologica durante la navigazione nell’ambiente, il loro pattern di osservazione dello scaffale, le loro scelte d’acquisto e le loro osservazioni successive a riguardo delle sensazioni e delle emozioni scaturite.
I risultati mostrano che l’induzione di differenti tipologie di pensiero conduce a differenti inclinazioni d’acquisto: i soggetti del gruppo intuitivo sono maggiormente disposti ad acquistare e mostrano un pattern di osservazione centrale e di breve durata, i soggetti del gruppo analitico, invece, sono meno inclini all’acquisto e osservano in modo più accurato e per più tempo lo scaffale dei prodotti. Per quanto riguarda invece i risultati del biofeedback, emerge come sia presente una differente attivazione fisiologica e cognitiva tra la fase di baseline e quella di navigazione del supermercato, all’interno del quale i soggetti hanno processato in modo attivo le complesse informazioni derivanti dall’ambiente decisionale.
Questa ricerca punta sulla concretezza, sul realismo e sulla volontà di creare una modalità di ricerca di marketing che si concentri sul processo decisionale nel momento esatto in cui avviene cercando di monitorarlo e ricostruirlo.
In questo studio si esamineranno i comportamenti decisionali tramite l’ausilio della realtà virtuale (NeuroVR 1.5), degli indici fisiologici (Biofeedback), dell’eye-tracker e di un questionario self-report. Il campione sperimentale è stato suddiviso in due gruppi, uno intuitivo e uno analitico, tramite l’ausilio di due volantini creati seguendo precisi principi teorici e funzionali all’induzione delle due differenti condizioni sperimentali: intuizione e analisi. Dopo aver visionato i volantini, i soggetti esplorano un supermercato virtuale fino a giungere davanti ad uno scaffale dove sono esposti i prodotti da acquistare. Successivamente si indaga il loro livello di attivazione fisiologica durante la navigazione nell’ambiente, il loro pattern di osservazione dello scaffale, le loro scelte d’acquisto e le loro osservazioni successive a riguardo delle sensazioni e delle emozioni scaturite.
I risultati mostrano che l’induzione di differenti tipologie di pensiero conduce a differenti inclinazioni d’acquisto: i soggetti del gruppo intuitivo sono maggiormente disposti ad acquistare e mostrano un pattern di osservazione centrale e di breve durata, i soggetti del gruppo analitico, invece, sono meno inclini all’acquisto e osservano in modo più accurato e per più tempo lo scaffale dei prodotti. Per quanto riguarda invece i risultati del biofeedback, emerge come sia presente una differente attivazione fisiologica e cognitiva tra la fase di baseline e quella di navigazione del supermercato, all’interno del quale i soggetti hanno processato in modo attivo le complesse informazioni derivanti dall’ambiente decisionale.
Questa ricerca punta sulla concretezza, sul realismo e sulla volontà di creare una modalità di ricerca di marketing che si concentri sul processo decisionale nel momento esatto in cui avviene cercando di monitorarlo e ricostruirlo.
Keywords: decision making, decisioni d’acquisto, sistema intuitivo ed analitico, realtà virtuale, biofeedback, eye-tracker, ricerca di marketing